Museo della Follia, con Eppela sostegno al nuovo ospedale
Cultura e arte per un obiettivo solidale. Con l’apertura della mostra itinerante curata da Vittorio Sgarbi “Il Museo della Follia” che dal 27 febbraio fa tappa a Lucca, prende il via anche una campagna di crowdfunding sulla piattaforma che coniuga cultura e solidarietà. Il sostegno alla campagna permetterà di devolvere parte del ricavato alla Fondazione Stella Maris per realizzare la piscina riabilitativa del nuovo ospedale dei bambini a Cisanello. La piscina sarà dotata di due vasche per una superficie complessiva di circa 80 metri quadrati, dotata di tutti i supporti necessari non solo per la riabilitazione dei bambini e degli adolescenti della Stella Maris ma per la ricerca scientifica in questo campo.
Ogni persona che vuole sostenere il progetto su Eppela può vedere la mostra e sostenere la ricerca: per ogni offerta che sarà ricevuta in crowdfunding, 1 euro sarà devoluto al nuovo ospedale dei bambini della Fondazione Stella Maris, una struttura che avrà elevati standard di accoglienza, comfort, sicurezza e tecnologia applicata alla diagnosi e terapia. Chiunque decide di aderire alla campagna di crowfunding senza ricevere alcuna ricompensa, il totale della offerta sarà interamente devoluto alla Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), unico Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) con sede in Toscana e il solo in Italia dedicato esclusivamente all’assistenza e ricerca nell’ambito della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Un punto di riferimento nazionale e internazionale per tutte le famiglie.
“La collaborazione con la piattaforma di crowfunding Eppela e con Museo della Follia che ringraziamo di cuore- dice l’avvocato Giuliano Maffei, presidente della Fondazione Stella Maris – permetterà a chiunque di partecipare alla mostra che si apre ora a Lucca e di contribuire direttamente alla realizzazione di un primo importante tassello del nuovo ospedale della Stella Maris di Cisanello, quello della piscina riabilitativa”,
La mostra itinerante – a cura di Vittorio Sgarbi, realizzata da Cesare Inzerillo, Sara Pallavicini, Giovanni Lettini e Stefano Morelli – si snoda in un percorso eterogeneo di oltre 200 opere tra dipinti, fotografie, sculture, oggetti e installazioni multimediali sul tema.