Monsignor Adriano Vincenzi di Verona oggi è rinato al cielo

Monsignor Adriano Vincenzi oggi ci ha lasciati. Il Presidente della Fondazione Stella Maris, avv. Giuliano Maffei ne traccia il profondo ritratto di un amico costruttore di bene. 

“Mons. Adriano Vincenzi di Verona, l’amico don Adriano è oggi rinato al cielo.
Mi piace pensare che sia così, anzi, in tutta onestà, ne sono certo perché su questa speranza ho ancorato la mia vita e quella della mia famiglia.
L’ho conosciuto oltre otto anni fa quando, grazie all’altro omonimo amico Adriano, fui invitato a portare la testimonianza della speranza che si muove in Stella Maris, ad un gruppo di persone che a Roma partecipavano ad un incontro formativo in Dottrina sociale della Chiesa.
Da quel giorno ho avuto l’onore di essere con lui e con tanti altri amici dagli sguardi “un po’ folli” che si erano messi in testa di creare valore nella società ricorrendo alla sapienza creativa millenaria dell’uomo.
Don Adriano era fortemente ispirativo e stimolante intellettualmente e spiritualmente, per questo era spiazzante.
Un vero leader che ci ha insegnato a vedere e leggere le varie situazioni da altri punti di vista e prospettive più ampie, o più strette, ma sempre più intense e piene di contenuti rispetto ad un semplice guardare.
Ci ha insegnato a non accontentarci del “saper fare” perché la fonte che permette all’idealità di sposarsi con la necessaria concretezza è il “saper essere”.
Egli aveva la capacità intellettuale e di cuore di penetrare dentro le cose e di rendere visibile ciò che non si vede, ma che più conta.
In particolare, aveva la capacità di farle trovare a ciascuno di noi.
Ciascuno di noi doveva essere il protagonista nella società con un proprio progetto di vita alto, tendente al bene comune.
Don Adriano sapeva ben dire a chi entrava in contatto con lui, in che cosa credeva, e quindi “il perché” si fanno e si devono fare le cose. I suoi occhi arguti erano luminosi e vedevano nuovi orizzonti.
Grazie a questo sguardo così speciale, tra le tante cose di cui si è occupato (Fondazione Toniolo, Ucid,confcooperative, solo per citarne alcune) è riuscito a creare il Festival della dottrina sociale della Chiesa che, aperto sempre da Papa Francesco, ha contribuito a creare una rete di persone che vogliono impegnarsi per una società a misura d’uomo in cui la vita sia sempre degna di essere vissuta.
Grazie amico mio, adesso hai trovato la risposta alle domande della vita che nel nostro cuore si agitano, ma che con la preghiera o con un pensiero buono trovano speranza.
Sono certo che, pur in altra dimensione, sarai di nuovo in missione e, quindi, da lassù, dove più cose potrai fare, ti chiedo di dare un’occhiatina, magari insieme ai nostri fondatori Don Aladino e Prof Pfanner, alla nostra bella Stella Maris, ai nostri bambini, ragazzi, adulti, genitori e dipendenti, perché se lo meritano, ed anche a tutti gli amici che hai entusiasmato con la tua semina.
Sono contento di averti conosciuto.
Un abbraccio di cuore.
Tuo Giuliano”