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Il messaggio del Presidente Maffei alla nomina di Mons. Migliavacca come Nuovo Vescovo di Arezzo-Cortona Sansepolcro

Mons. Andrea Migliavacca è il nuovo Vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, la nomina voluta da papa Francesco è stata annunciata oggi nella Cattedrale di Arezzo e in contemporanea a San Miniato, Diocesi dalla quale proviene, e dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Il Presidente dell’IRCCS Fondazione Stella Maris, Avv Giuliano Maffei porge a Mons. Andrea Migliavacca il suo saluto e quello dei vertici e del CdA dell’istituto e gli dedica queste parole:
“Il 9 dicembre 2015 ero nella Cattedrale di Pavia all’investitura a Vescovo di Don Andrea Migliavacca che di lì a poco avrebbe preso possesso della Diocesi di San Miniato.
Fu una cerimonia per me molto emozionante, sia perché noi “ sanminiatesi “ avevamo come concelebrante il nostro amato Mons. Fausto Tardelli, che nel frattempo era diventato Vescovo di Pistoia, sia perché mi trovavo accanto ad un gruppo di giovani boy-scout che piangevano perché il loro capo, tra alcuni giorni, se ne sarebbe partito per un ulteriore sviluppo della sua missione sacerdotale e pastorale.
Il motto di noi boy scout è “Estote Parati” (siate pronti), ma i giovani non erano ancora emozionalmente pronti a lasciare don Andrea.
In quel brillio delle loro lacrime vidi però riaccendersi la speranza per la nostra Diocesi che da molti mesi soffriva la mancanza di Mons. Fausto Tardelli, un grande Vescovo.
Infatti, chiedendo loro come era don Andrea mi dissero che mi sarei accorto subito di quanto speciale fosse; aggiunsero che avevamo fatto “un grande acquisto”.
Una luce si riaccendeva per noi.
Oggi, in Curia a San Miniato, all’annuncio che Mons. Andrea ci ha fatto che il Santo Padre, Papa Francesco, l’aveva nominato Vescovo di Arezzo-Cortona e Sansepolcro, mi sono ritrovato ad essere un adulto boy scout disorientato che cercava, come tutti i presenti, con grande fatica, di trattenere proprio quelle lacrime che avrebbero reso più faticosa la spiegazione di Mons. Andrea del senso del Dono dell’Obbedienza, della Parola che chiama e della Chiesa che manda.
La Ragione mi dice che tutto ciò, almeno apparentemente, “un senso non ce l’ha”, anche se il mio cuore di fedele sta iniziando a farsi contagiare dalla riflessione del Vescovo Andrea su che cosa vuol dire vivere il servizio del Vangelo.
Lui ha scelto questa missione di vita che adesso lo porterà ad accendere tante nuove luci in altre Comunità che, sicuramente, “hanno fatto un buon acquisto “.
Per me e per Stella Maris è stato un onore enorme averlo come Vescovo (non è ancora andato via) ed ancora di
più’ come un vero amico sincero di grande saggezza e disponibilità con il quale ho condiviso in ogni virgola non solo la comunanza di fede, ma la riflessione culturale anche più profonda di ogni aspetto di questa vita che sempre ci sorprende nel bene, nel dolore e nel male.
Grazie di cuore carissimo amico Andrea dell’amicizia e della fiducia che sempre mi hai donato, le vie che hai tracciato continueranno ad essere percorse con determinazione ed entusiasmo.
Te lo prometto.
Con il Santo Spirito poi farò una chiacchierata a parte.
Sin da ora ti auguro di continuare ad essere l’ultimo tra gli ultimi, vicino ai più fragili e di attirare a te tanti giovani aretini così come hai fatto a Pavia e a San Miniato.
Carissimo Monsignore, la luce della Speranza sarà sempre accesa nella Diocesi di San Miniato e alla Stella Maris, d’altronde Arezzo è solo a un’ora di autostrada e noi, maestro, sappiamo dove abiti.
Un grande abbraccio”.

Giuliano

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