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Fondi PNRR assegnati alla IRCCS Fondazione Stella Maris per un Progetto di Ricerca sull’Autismo

L’IRCCS Stella Maris parteciperà ad un’innovativa ricerca sostenuta dal Ministero della Sanità e dall’Unione Europea attraverso i fondi PNRR

Un ambizioso progetto di ricerca dal titolo ‘Heterogeneous patterns of clinical onset of the autism spectrum disorder (ASD). A prospective study on putative serum immunological and metabolomic biomarkers of ASD with regressive-onset, pathogenic pathways and clinical-therapeutical implications’ ha ricevuto un finanziamento di quasi un milione di euro dai fondi PNRR del Ministero della Sanità e dell’Unione Europea.

Questo progetto si propone di migliorare le attuali conoscenze in merito ai bio-marcatori e ai predittori di outcome nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico (ASD).

 La squadra dell’IRCCS Stella Maris

Presso l’IRCCS Fondazione Stella Maris, quindi, la squadra di ricerca sarà composta da clinici e ricercatori che operano nell’ambito dell’Unità Operativa di Psichiatria e Psicofarmacologia diretta da Gabriele Masi. Si tratta di Annarita Milone, responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dei Disturbi del Comportamento e della Dis-regolazione Emotiva; Antonio Narzisi, clinico, ricercatore e referente per i disturbi dello spettro autistico; e Pamela Fantozzi, clinica e ricercatrice under 40.

Collaborazioni

Il progetto coordinato dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari (PI: Stefano Sotgiu; Co-PI: Alessandra Carta e Claudio Fozza) coinvolge anche altre prestigiose istituzioni: l’Università di Cagliari (Co-PI: Luigi Atzori), e l’Università degli Studi eCampus (Co-PI: Alberto Giuseppe Fucarino). Questa rete di collaborazioni multidisciplinari garantisce un approccio integrato ed innovativo.

Obiettivi Ambiziosi e Innovativi

Il progetto mira a identificare nuovi bio-marcatori per la diagnosi, la prognosi e la risposta all’intervento terapeutico nei pazienti con disturbo dello spettro autistico (ASD).

Studi sui Predittori di Outcome

Uno degli obiettivi clinico-scientifici principali è l’individuazione di bio-marcatori elettroencefalografici che possano fungere da predittori dell’efficacia di interventi psicoeducativi basati sull’evidenza rivolti a pre-adolescenti ed adolescenti con ASD e altre condizioni co-presenti. Antonio Narzisi sottolinea che studiare i predittori di outcome nell’ASD è di fondamentale importanza per sviluppare interventi più mirati ed efficaci. Identificare quali fattori influenzano il risultato di un trattamento – continua Antonio Narzisi – può aiutare i clinici a personalizzare le terapie, migliorando così la prognosi e la qualità della vita dei pazienti. Questa ricerca mira a svelare i meccanismi alla base delle diverse risposte ai trattamenti, permettendo di prevedere quali individui trarranno maggiore beneficio da specifici approcci terapeutici.

Studi sulle Traiettorie Evolutive e la Co-Presenza Psicopatologica

Un altro obiettivo cruciale del progetto, è lo studio delle traiettorie evolutive e della co-presenza psicopatologica nei bambini e negli adolescenti con ASD. Come ci dice Annarita Milone, le ricerche indicano che circa il 70% dei giovani con ASD presenta disturbi psichiatrici aggiuntivi. Tuttavia, pochi studi hanno esaminato i modelli di stabilità e cambiamento nel tempo. Il nostro obiettivo – continua Annarita Milone – è quello di studiare, grazie alla collaborazione con le altre unità operative del progetto, come i tratti biologici e i diversi fenotipi dell’ASD possano influenzare la traiettoria di sviluppo. Questo progetto può rappresentare un passo significativo verso una migliore comprensione e gestione dell’ASD, con potenziali benefici per i pazienti e le loro famiglie. Secondo Pamela Fantozzi – neuropsichiatra infantile e giovane ricercatrice del team – questo progetto può rappresentare un’opportunità senza precedenti per approfondire la nostra comprensione dell’autismo e delle sue manifestazioni cliniche eterogenee.

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