CP360 Summit: Intelligenza Artificiale e General Movements Assessment per il monitoraggio universale della paralisi cerebrale
Pisa, Italia – 9-10 settembre 2024
Il 9 e 10 settembre 2024 presso l’Hotel Continental di Tirrenia, a Pisa, si è tenuto il primo Summit Internazionale sul tema dell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella diagnosi precoce della Paralisi Cerebrale Infantile. L’evento è stato promosso dal consorzio scientifico internazionale “CP360”, di cui fa parte come unico rappresentante italiano il Prof. Andrea Guzzetta, ed è stato finanziato dallo Stella Maris Infant Lab for Early intervention (SMILE). Infatti, questo evento ha attirato professionisti da tutto il mondo, sottolineando la crescente importanza dell’utilizzo di tecnologie innovative per migliorare le pratiche mediche tradizionali.
Un focus sull’Intelligenza Artificiale per la diagnosi precoce
Il tema centrale del Summit è stato il potenziale dell’Intelligenza Artificiale nel contesto della valutazione dei General Movements (GM), movimenti spontanei del neonato che sono predittivi di eventuali disabilità motorie, come la paralisi cerebrale. La paralisi cerebrale è una delle principali cause di disabilità nei bambini. Colpisce le capacità motorie a causa di lesioni cerebrali avvenute durante lo sviluppo prenatale o nei primi mesi di vita. La diagnosi precoce è cruciale per offrire interventi tempestivi e migliorare significativamente la qualità della vita dei bambini affetti.
In questo contesto, l’uso dell’Intelligenza Artificiale è stato evidenziato come uno strumento fondamentale per migliorare l’accuratezza e la tempestività della diagnosi. Attraverso algoritmi di machine learning e l’analisi automatizzata dei General Movements. I ricercatori stanno sviluppando sistemi in grado di identificare i primi segni della paralisi cerebrale, con una precisione che supera quella dell’occhio umano.
Il ruolo del General Movements Assessment
Il General Movements Assessment (GMA) è un metodo consolidato, ma finora richiedeva l’osservazione diretta e l’esperienza clinica per valutare i movimenti spontanei nei neonati. Grazie alla crescente potenza dell’IA, il GMA può essere automatizzato. Ciò renderebbe il processo di screening accessibile su scala più ampia, anche in contesti clinici dove la presenza di esperti potrebbe essere limitata.
Durante il summit, numerosi interventi hanno messo in luce i progressi compiuti nell’utilizzo di dispositivi portatili e tecnologie di visione artificiale che permettono di registrare i movimenti dei neonati e analizzarli in tempo reale. Queste tecnologie possono aiutare a identificare anomalie motorie anche nei contesti più remoti, garantendo così uno screening universale, un obiettivo sempre più concreto e realizzabile grazie alla collaborazione tra medicina e ingegneria.
Partecipazione internazionale e collaborazioni multidisciplinari
Il CP360 Summit ha visto la partecipazione di figure di spicco provenienti da varie discipline tra cui: neurologi, pediatri, ingegneri informatici, ricercatori in intelligenza artificiale e terapisti della riabilitazione. Tra gli intervenuti, sono emersi esperti di calibro internazionale che hanno condiviso le loro esperienze e i risultati delle ricerche in corso su scala globale. Questa varietà di background professionali ha sottolineato il carattere interdisciplinare dell’approccio alla diagnosi della paralisi cerebrale e ha aperto la strada a nuove opportunità di collaborazione.
Alcuni degli interventi più interessanti hanno riguardato progetti di ricerca congiunti tra ospedali e università in Europa, Stati Uniti e Asia, che stanno integrando i dati raccolti in diverse parti del mondo per creare modelli predittivi sempre più accurati. Hanno evidenziato come la condivisione di dati e conoscenze sia essenziale per migliorare l’algoritmo di IA e renderlo applicabile su scala globale, adattandosi a diverse popolazioni e condizioni di sviluppo.
Prospettive future
Il CP360 Summit ha dimostrato come l’intelligenza artificiale, applicata al General Movements Assessment, possa rappresentare una svolta epocale nel campo della diagnosi precoce della paralisi cerebrale. La possibilità di avere uno screening universale accessibile a livello globale significa poter intervenire in modo tempestivo ed efficace, riducendo le disabilità future e migliorando la qualità della vita dei bambini affetti.
Tuttavia, sono emerse anche sfide importanti, tra cui la necessità di standardizzare i protocolli di raccolta dati e di formazione per i professionisti sanitari che utilizzeranno queste nuove tecnologie. La ricerca continua sarà fondamentale per affinare i modelli di IA e garantire che i risultati ottenuti siano sempre più precisi e utilizzabili in un’ampia gamma di contesti clinici.
Quindi, il CP360 Summit ha consolidato Pisa come uno dei poli mondiali nella ricerca e nell’innovazione per la diagnosi e la prevenzione della paralisi cerebrale, grazie all’integrazione di tecnologia avanzata e competenze cliniche di altissimo livello.