Giornata delle Persone con Disabilità: il Presidente Giuliano Maffei riflette su inclusione, tecnologia e umanità

Buongiorno a tutti,

siamo nell’Era delle Intelligenze artificiali che impatteranno in modo incredibile, in tantissimi aspetti della vita delle persone e sull’80% delle professioni.

Siamo dentro una vera e propria rivoluzione culturale, sociale, tecnologica e scientifica che se verrà ancorata alla Sapienza viva nel Cuore degli uomini raggiungerà risultati inimmaginabili per il vero progresso dell’Umanità e la sconfitta di tante malattie.

Solo se la Scienza e l’Amore, che sono i nostri carismi fondativi, riprenderanno a darsi una mano in ogni campo dell’attività umana, nella reciproca consapevolezza che tutti noi siamo uniti da una Relazione di Amore e di Aiuto e che ogni Persona non è un narcisistico IO pieno di voglie ma, appunto, il frutto di una relazione ed il nodo per nuove relazioni, le Persone fragili diventeranno i veri Protagonisti.

Le distanze che abbiamo tenuto durante il Covid  ci hanno informato che SIAMO TUTTI FRAGILI! Nessuno escluso. Quindi, non solo quelli che normalmente sono considerati fragili, ma tutti noi. Comprendere ciò ci rende più pazienti e più rispettosi verso il Prossimo.

Per questo, mi sembra che oggi più che la giornata Giornata mondiale delle persone con disabilità con tutti quei vocaboli “inclusivi“, sarebbe meglio chiamarla la Giornata dell’Eguaglianza, ossia la Festa di tutti noi.

Una Festa, quindi, che ci ricordi che siamo tutti interconnessi con gli altri e che senza gli altri, noi, non siamo nessuno perché non ci completiamo, non ci definiamo, non ci realizziamo.

Tutti dobbiamo aiutarci!! Tutti devono essere portati avanti, nessuno deve rimanere indietro.

La vita è un Atto di fede nel gioco di squadra.

Per comprendere ciò è però necessario che l’Essere umano ritrovi una sua più profonda spiritualità perché senza una motivazione interiore forte che veda posto al centro e come fine l’Uomo con la sua DIGNITA’ UMANA, non potrà mai vincere le sfide pericolose e delicatissime che questa innovativa tecnologia porta con sé: penso al livello etico e a quello economico. Penso, alla salute mentale ed anche agli effetti sulla Libertà e sulla Democrazia.

Starà a noi decidere come usare queste nuove opportunità. Mi raccomando, prudenza, attenzione e buon senso perché se ci scappano di mano sarà un gravissimo problema.

Noi a Stella Maris conosciamo bene il PERCHE’ ci alziamo la mattina.

Ci alziamo per costruire qualcosa di speciale che darà SENSO alla nostra vita.

Per questo abbiamo deciso di usare le nuove opportunità tecnologiche, robotiche e digitali per realizzare l’innovativo e all’avanguardia Centro Ambulatoriale Pediatrico di Riabilitazione Tecnologica a Eliopoli.

Ringrazio il Prof. Christian Cipriani, direttore scientifico del progetto Fit4medRob e la nostra Prof.ssa Giuseppina Sgandurra, una forza della natura che mai l’intelligenza virtuale potrà clonare, nonchè tutta la sua squadra di collaboratori e collaboratrici che come lei hanno una luce  particolare che non è solo passione per il proprio “mestiere“, ma, vi assicuro, molto, molto di più: la voglia di guarire e riabilitare i bambini  e gli adolescenti per dare loro sempre una qualità di vita migliore. Forse, è la Luce della Stella Cometa, la Luce della Stella Maris che ci annuncia una buona novella, la nascita di questo bel Centro di Speranza per le famiglie.

Ringrazio il Vescovo Giovanni Paccosi di San Miniato che essendo fuori sede non è potuto essere con noi. Ringrazio per la vicinanza alle nostra attività il Governatore della Toscana Eugenio Giani e il Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo che ci hanno inviato i loro auguri.

Ringrazio il Sindaco Michele Conti e l’Assessore Giovanna Bonanno ed il Prof. Luca Fanelli (in rappresentanza del Magnifico Rettore), oggi presenti, tutti i medici, scienziati, ricercatori e tutti coloro che hanno partecipato all’importante Convegno FIT4MEDROB che ha aperto i lavori della giornata.

Un abbraccio affettuoso con tutto il cuore a tutti voi. Grazie per quello che fate.